{"id":5802,"date":"2023-04-28T09:30:00","date_gmt":"2023-04-28T07:30:00","guid":{"rendered":"https:\/\/blog.besharp.it\/?p=5802"},"modified":"2023-04-27T10:56:26","modified_gmt":"2023-04-27T08:56:26","slug":"quando-amazon-s3-non-basta-i-servizi-aws-per-lo-storage-gestito","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/blog.besharp.it\/it\/quando-amazon-s3-non-basta-i-servizi-aws-per-lo-storage-gestito\/","title":{"rendered":"Quando Amazon S3 non basta: i servizi AWS per lo storage gestito"},"content":{"rendered":"\n

Citando Douglas Adams nella “Guida galattica per autostoppisti”, se 42 \u00e8 la risposta alla domanda fondamentale sulla vita, l\u2019universo e tutto quanto, Amazon S3 lo \u00e8 per tutti i quesiti riguardanti lo storage su AWS. <\/p>\n\n\n\n

O forse no?<\/p>\n\n\n\n

Come vedremo, purtroppo, non \u00e8 una verit\u00e0 assoluta: a volte occorre usare qualcosa di differente. D’altronde si sa, il mondo \u00e8 bello perch\u00e9 \u00e8 vario. <\/p>\n\n\n\n

Quando si ha a che fare con ambienti ibridi, progetti lift and shift e workload Windows, non \u00e8 raro trovare cartelle condivise utilizzate da utenti e servizi. Numerose soluzioni software commerciali fanno affidamento a questa tecnologia; in alcuni casi, il refactoring non \u00e8 una via praticabile.<\/p>\n\n\n\n

Come suggerito dal nome, una condivisione di file non \u00e8 equivalente a un object storage: ha propriet\u00e0, comportamenti e scenari di utilizzo diversi. In questo articolo, esamineremo le altre opzioni per migrare e adattare i carichi di lavoro sul Cloud.<\/p>\n\n\n\n

Per prima cosa, vediamo di chiarire le differenze chiave fra gli storage ad oggetti ed i file<\/strong>.<\/p>\n\n\n\n

Lo storage basato su file corrisponde alla nostra idea \u201ctradizionale\u201d: a seconda del sistema operativo (Windows, Linux, macOS, i dati vengono memorizzati in una struttura gerarchica e sono identificati da nome (file) e percorso (directory). I metadati (come permessi e propriet\u00e0 dei file) sono memorizzati separatamente, e il loro design dipende dal filesystem in uso.<\/p>\n\n\n\n

Lo storage ad oggetti \u00e8 diverso: tutti i dati (inclusi metadati e propriet\u00e0) sono memorizzati in un namespace piatto. L’accesso \u00e8 fatto tramite API e facendo riferimento a un identificatore. Una volta scritto l’oggetto, non c\u2019\u00e8 modo di aggiungere o eliminare porzioni dei dati come in un filesystem tradizionale, ma occorre scriverne una nuova versione per modificare l\u2019oggetto.<\/p>\n\n\n\n

Questo approccio rende lo storage ad oggetti pi\u00f9 scalabile ed economico, anche se non \u00e8 purtroppo possibile passare in modo indolore da una tecnologia ad un’altra.<\/p>\n\n\n\n

Quali sono quindi le opzioni per un workload Windows che ha bisogno di cartelle condivise? Come diciamo sempre “non c’\u00e8 una sola risposta possibile”.<\/p>\n\n\n\n

Amazon mette a disposizione 3 servizi differenti: <\/p>\n\n\n\n