{"id":4622,"date":"2022-06-24T10:25:55","date_gmt":"2022-06-24T08:25:55","guid":{"rendered":"https:\/\/blog.besharp.it\/?p=4622"},"modified":"2023-03-31T13:06:08","modified_gmt":"2023-03-31T11:06:08","slug":"perche-hai-bisogno-di-una-landing-zone-ma-ancora-non-lo-sai","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/blog.besharp.it\/it\/perche-hai-bisogno-di-una-landing-zone-ma-ancora-non-lo-sai\/","title":{"rendered":"Perch\u00e9 hai bisogno di una Landing Zone\u2026 (ma ancora non lo sai!)"},"content":{"rendered":"\n

Benvenuti nella nostra serie di 3 articoli dedicata al principio della Landing Zone su AWS. Nei prossimi articoli capiremo perch\u00e9 sia un concetto imprescindibile per qualsiasi azienda intraprenda un percorso di Cloud adoption e perch\u00e9 dovremmo considerarlo prima di ogni cosa quando progettiamo un ambiente Cloud.<\/p>\n\n\n\n

Oggi cominciamo descrivendone i concetti base, le linee guida e le best practice per una corretta implementazione. Iniziamo!<\/p>\n\n\n\n

L\u2019interesse nei confronti del Cloud sta crescendo esponenzialmente. Da un lato, la stragrande maggioranza delle startup decide di basare l\u2019infrastruttura sui servizi Cloud fin da subito. Dall\u2019altro, sono sempre di pi\u00f9 anche le aziende di stampo pi\u00f9 tradizionale che si avvicinano a questa tecnologia in ottica di modernizzazione. Qualunque sia il grado di adozione del Cloud, la dimensione aziendale o  il settore di appartenenza, \u00e8 fondamentale comprendere appieno come muoversi in un mondo che mette in revisione le pratiche tipiche delle infrastrutture on-premise.<\/p>\n\n\n\n

Dall’azienda che vuole partire da zero in ambiente Cloud, passando per chi vuole migrare i propri carichi di lavoro, fino a chi vuole estendere il proprio datacenter basandosi su una soluzione ibrida, il Cloud \u00e8 uno strumento molto potente per soddisfare l\u2019esigenza di maggior produttivit\u00e0<\/strong>, agilit\u00e0<\/strong> e resilienza<\/strong>.<\/p>\n\n\n\n

Spesso per questioni legate al time-to-market, per necessit\u00e0 di poter creare workload nuovi pi\u00f9 velocemente, oppure per via dell\u2019esaurimento imminente delle risorse on-premise, si tende a buttarsi in Cloud in maniera un po\u2019 scomposta e a rimandare la definizione di aspetti strutturali di controllo sui propri ambienti AWS.<\/p>\n\n\n\n

Ma non c\u2019\u00e8 nulla di pi\u00f9 definitivo di ci\u00f2 che \u00e8 temporaneo: per questo \u00e8 buona pratica adottare un approccio consistente<\/strong> prima di iniziare qualsiasi progetto sul Cloud evitando di dover correre ai ripari nel momento meno opportuno.<\/p>\n\n\n\n

La natura on-demand e agile del Cloud ci permette di sperimentare con velocit\u00e0, di fallire a basso costo e di poter creare ambienti di Disaster Recovery in maniera estremamente competitiva. Per farlo in sicurezza, per\u00f2, \u00e8 necessario garantire il corretto bilanciamento tra controllo e flessibilit\u00e0<\/strong>, permettendo agli sviluppatori di sperimentare liberamente e in tutta sicurezza secondo il principio Fail-Fast.<\/p>\n\n\n\n

Prima di mettere in opera un server o delle API pubbliche sul Cloud, bisogna tenere in considerazione una serie di tematiche che comprendono governance, compliance, ripartizione dei costi, gestione degli accessi, configurazioni di networking<\/strong>, disaster Recovery<\/strong>. Fondamentalmente, questa \u00e8 l\u2019idea che sta dietro al concetto di Landing Zone.<\/strong><\/p>\n\n\n\n

Cos\u2019\u00e8 una Landing Zone<\/h2>\n\n\n\n

La Landing Zone \u00e8 un set comune di regole, best practices, configurazioni, oggetti e appliance che definiscono la configurazione dell\u2019ambiente AWS<\/strong> dentro al quale verranno eseguiti i workload aziendali in maniera consistente e governata. <\/p>\n\n\n\n

I canoni<\/strong> su cui deve essere costruita la Landing Zone<\/strong> sono:<\/p>\n\n\n\n