{"id":1881,"date":"2020-10-30T10:53:58","date_gmt":"2020-10-30T09:53:58","guid":{"rendered":"https:\/\/blog.besharp.it\/?p=1881"},"modified":"2021-03-17T15:28:41","modified_gmt":"2021-03-17T14:28:41","slug":"come-creare-una-pipeline-di-continuous-deployment-su-aws-per-il-deploy-blue-green-su-ecs","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/blog.besharp.it\/it\/come-creare-una-pipeline-di-continuous-deployment-su-aws-per-il-deploy-blue-green-su-ecs\/","title":{"rendered":"Come creare una Pipeline di Continuous Deployment su AWS per il Deploy Blue\/Green su ECS."},"content":{"rendered":"\n
La Continuous Delivery<\/strong> \u00e8 oggi una delle pi\u00f9 note metodologie di rilascio del software. Grazie ad essa, qualsiasi commit che abbia superato la fase di test, potr\u00e0 essere rilasciato e distribuito in produzione in modo automatico.<\/p>\n\n\n\n Automatizzare le fasi di rilascio permette, tra gli altri vantaggi, di ottenere un flusso di lavoro impeccabile negli ambienti di sviluppo, test e produzione rendendo le distribuzioni semplici e sicure.<\/p>\n\n\n\n Nel nostro ultimo articolo<\/a> abbiamo parlato dei microservizi, dei loro vantaggi e di come configurare una distribuzione di tipo blue\/green su AWS<\/strong> per un servizio ECS.<\/p>\n\n\n\n Riassumendo, con la tecnica del blue\/green deployment la vecchia infrastruttura (blue) coesiste temporaneamente con la nuova infrastruttura (green). Dopo aver effettuato i test di integrazione\/validazione, l\u2019infrastruttura aggiornata verr\u00e0 promossa a produzione, il traffico verr\u00e0 reindirizzato con un processo totalmente seamless e la vecchia infrastruttura sar\u00e0 eliminata definitivamente.<\/p>\n\n\n\n Come promesso, con questo articolo faremo un passo avanti: vi mostreremo come automatizzare il processo definendo una pipeline di Continuous Deployment<\/strong> che, da un semplice git push, sar\u00e0 in grado di gestire in autonomia l’intero flusso di rilascio di un nuovo pacchetto software in modalit\u00e0 blue\/green su ECS.<\/p>\n\n\n\n Infine, come bonus, mostreremo come automatizzare i test<\/strong> sugli ambienti \u201cgreen\u201d e come semplificare la creazione di un boilerplate<\/strong> complesso di infrastruttura sfruttando il servizio AWS CloudFormation. Presto capiremo come potrebbe esserci utile. <\/p>\n\n\n\n Siete pronti? Si comincia! <\/p>\n\n\n\n Prima di entrare nel vivo della creazione della pipeline, occorre assicurarsi che tutti questi requisiti siano soddisfatti:<\/p>\n\n\n\n Per quest’ultimo prerequisito riassumiamo di seguito gli step che abbiamo descritto pi\u00f9 dettagliatamente nell\u2019articolo precedente. Se volete seguire la guida completa, leggete qui<\/a> prima di proseguire.<\/p>\n\n\n\n Spostiamoci sull\u2019account AWS e cerchiamo ECS utilizzando la barra di ricerca disponibile. Selezioniamo \u201cClusters\u201d nel pannello di sinistra e, nella finestra successiva, clicchiamo su \u201cCreate Cluster\u201d. Siccome utilizzeremo Fargate, manteniamo \u201cNetworking only\u201d come opzione e clicchiamo su \u201cnext\u201d.<\/p>\n\n\n\nPrerequisiti<\/h1>\n\n\n\n
Creare un nuovo Cluster ECS<\/h2>\n\n\n\n